Guida turistica Ravenna

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La magnificenza del periodo nel quale Ravenna è stata Capitale per ben tre volte, ha lasciato a Ravenna una grande eredità di monumenti, dei quali 8 sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO:
- il Mausoleo di Galla Placidia, un edificio che emana un'atmosfera magica, con la sua cupola in mosaico raffigurante un cielo stellato
- il Battistero degli Ortodossi, di forma ottagonale, con al centro della cupola un grande medaglione in mosaico che racchiude la scena del battesimo di Cristo
- il Battistero degli Ariani, di forma ottagonale, con la cupola rivestita di mosaici raffiguranti il corteo dei dodici apostoli e, nel clipeo centrale, il battesimo di Cristo
- Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, con 26 scene cristologiche in mosaico risalenti al periodo di Teoderico, che rappresentano il più grande ciclo monumentale del Nuovo Testamento e il più antico fra quelli realizzati in mosaico
- la Cappella di Sant'Andrea, unico esempio di cappella arcivescovile paleocristiana giunta integra sino a noi
- il Mausoleo di Teodorico, fatto costruire dall'imperatore Teodorico nel 520 d.C. come propria sepoltura
- la Basilica di San Vitale, uno dei monumenti più importanti dell'arte paleocristiana in Italia, in particolar modo per la bellezza dei suoi mosaici
- Basilica di Sant'Apollinare in Classe, definita il più grande esempio di basilica paleocristiana

Ravenna è conosciuta in tutto il mondo come città d'arte e cultura, e soprattutto come città del mosaico.
A partire dagli inizi del V secolo d.C., Ravenna fu designata per ben tre volte capitale: nelle ultime fasi dell'Impero Romano d'Occidente (402-403), durante il regno dei Goti sotto Teodorico (493-526) e infine, sotto il dominio bizantino (553 - 751).
La magnificenza di quel periodo ha lasciato a Ravenna una grande eredità di monumenti, dei quali 8 sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO.
L'arte del mosaico non è nata a Ravenna, ma vi ha trovato la sua espressione più ampia: qui è nata l'iconologia cristiana, un misto di simbolismo e realismo, di influenze romane e bizantine.
A Ravenna si può passeggiare tra le torri campanarie e chiostri monastici, passando dal romanico al gotico, dagli affreschi giotteschi di Santa Chiara al Barocco dell'abside di S. Apollinare Nuovo; dalle testimonianze dell'ultimo rifugio di Dante Alighieri ai Palazzi che videro gli amori di Lord Byron.
Il Boccaccio vi ambientò una delle sue più belle novelle, Gustav Klimt che ne ha tratto ispirazione, Hermann Hesse le ha dedicato alcuni versi.
Ravenna è romana, gota, bizantina, ma anche medioevale, veneziana e infine contemporanea, civile e ospitale, ricca di eventi culturali e manifestazioni di prestigio internazionale.

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